Intervista esclusiva a David Keith, batterista dei Rainbow

Come si sta preparando per i concerti, come gli è stato offerto il posto, il suo rapporto con Ritchie e molto altro

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David Keith batterista Rainbow
David Keith durante un sound check coi Blackmore's Night. Foto: Patrick Hess

David Keith, il batterista che suonerà con i Ritchie Blackmore’s Rainbow nei concerti del 2016, ha risposto in esclusiva ad alcune nostre domande.

Classe 1973, David è l’attuale batterista dei Blackmore’s Night (dal 2012, sotto il nome di Troubadour of Aberdeen). Originario di Hartford, in Connecticut, ha suonato nelle band Mighty Purple e Eight to the Bar. Oltre agli impegni in studio e in tour con i Blackmore’s Night, Keith ha anche un altro gruppo: Mission Zero. L’ha formato nel 2010 insieme a sua sorella, Chenot Keith (nome originale: Megan Keith). Il duo ha tre album all’attivo.

 

English version: click here or scroll down

David Keith intervista

Come ti è stato offerto il posto di batterista? È stata una cosa naturale per Ritchie scegliere te? Hai dovuto fare delle audizioni?

Credo sia stata una decisione naturale. In una parte degli show dei Blackmore’s Night, Ritchie imbraccia la sua Strato per qualche brano, e facciamo un po’ di rock and roll. L’energia è pazzesca, e spesso mi sono ritrovato a pensare: “Chissà se farà mai ancora dei concerti rock… perché è una cosa fantastica”.

Penso che i miei anni con i Blackmore’s Night siano da considerarsi come la mia “audizione”. Di recente, dopo un concerto Ritchie è venuto da me e, come se niente fosse, mi ha detto che stava pensando di fare qualche concerto rock, e che gli sarebbe piaciuto che ci fossi io alla batteria – sempre che fossi interessato. Ha! Gli ho detto che ci avrei pensato, ed ecco fatto. Ero in shock: sta davvero succedendo, e ne farò parte. Incredibile.

Suonerai delle parti di batteria che furono di Cozy Powell e di tanti altri grandi batteristi, e che sono tuttora suonate dal vivo da Ian Paice. Che sensazioni ti dà la cosa, e come ti stai preparando?

È davvero un grande onore per me. Quando ero piccolo, provavo nella cantina dei miei genitori e suonavo i pezzi mentre li ascoltavo a tutto volume in cuffia. Cercando di imitare i maestri, tra cui anche Mr Ian Paice e Mr Cozy Powell, spesso fantasticavo su come sarebbe stato salire su un palco e suonare quei brani per davvero. Quindi… le sensazioni che mi dà questo pensiero sono davvero positive!

Il tappetino sotto la batteria è ricoperto da uno strato di segatura e di bacchette rotte

Per quanto riguarda la preparazione, ho iniziato con delle sessioni intensive di ascolto e di video analisi. Sto cercando di ascoltare e di guardare tutte le registrazioni in studio e dal vivo che riesco a trovare, per respirarne ed assorbirne l’atmosfera. E, ovviamente, ore ed ore dietro le pelli, con i brani a tutto volume nei miei auricolari, pestando a più non posso. È una musica così fisica e viscerale… Il tappetino sotto la batteria è ricoperto da uno strato di segatura e di bacchette rotte.

Cosa puoi aggiungere in termini di personalità e stile ai classici dei Deep Purple e dei Rainbow?

I vostri lettori saranno contenti di sapere che è mia intenzione riprodurre queste canzoni nel modo il più autentico possibile. Userò parti prese dalle registrazioni in studio e dal vivo; qualsiasi cosa decida di cambiare o di suonare in modo diverso, sarà fatta tenendo ben presente lo stile del batterista originale e il tocco della canzone.

Il mio stile è molto simile a quello di Cozy Powell

Di tutti i batteristi con cui Ritchie ha suonato, direi che il mio stile si avvicina di più a quello di Cozy. Ma tutti hanno portato qualcosa di diverso ai brani. Ho la fortuna di poter attingere a questo grande pozzo di storia della batteria, e di poter creare un nuovo amalgama di parti per il piacere del pubblico. Aggiungerò alla ricetta un po’ del mio sapore, ovviamente, ma in modo sottile, e sempre nel contesto e nello spirito del brano originale.

Sei eccitato all’idea di poter fare qualcosa di diverso con Ritchie, e secondo te come funzionerà con Ronnie Romero come cantante?

Non vedo l’ora! Penso che Ritchie abbia messo insieme un gruppo di musicisti particolarmente forte e compatto, e fremo dalla voglia di iniziare a suonare con loro e di vedere quello che possiamo fare insieme. Per ora, ho solo visto dei video di Ronnie; non solo il suo stile di voce e l’estensione sono più che adatti al compito, ma è ovvio anche che Ronnie ha la passione e l’intensità per veicolare il testo dei brani con vero feeling, cosa che credo sia molto importante.

Com’è lavorare con Ritchie Blackmore?

Regole d’oro per lavorare bene con Blackmore: lascia il tuo ego alla porta, ascolta, e sii flessibile

Ritchie ha sicuramente la reputazione di essere una persona difficile con cui lavorare. Onestamente, io ho trovato che, invece, sia molto facile lavorare con lui. Ritchie sa quello che vuole, e continuerà a provare qualcosa di nuovo finché il suono non sia perfetto. Non ho alcun problema a cambiare il modo in cui sto suonando – non devo dimostrare nulla a nessuno. L’unico obiettivo è semplicemente quello di suonare bene la canzone. Questa è la sua musica, la sua visione – quindi la regola è: lascia il tuo ego alla porta, ascolta, e sii flessibile!

Vi siete già trovati a provare tutti insieme? Se no, dove e quando avete in programma di provare?

Non ci siamo ancora trovati per delle prove, ma lo faremo presto, in un posto segreto, da qualche parte qui sulla Terra, ahah.

Non è che per caso userai una batteria vintage Ludwig con doppia cassa nei concerti?

Non abbiamo ancora deciso che setup di batteria verrà usato per gli show, ma probabilmente non sarà una Ludwig vintage. Ti posso dire che ho suonato batterie Fibes per buona parte della mia carriera, e ne sono stato anche endorser dalla metà degli anni Novanta fino ai primi Duemila, quando ancora erano in produzione. Per gli show, mi sto esercitando su un kit acrilico Fibes che uso dal 1999, con doppia grancassa da 26”, due rack tom, due floor tom, e molti, molti piatti…

Il bassista della band (Bob Curiano, in arte Bob Nouveau) fa anche lui parte della famiglia dei Blackmore’s Night, ma non avete mai suonato assieme nel gruppo. Lo conosci, e ha avuto occasione di fare qualche jam, magari negli Stati Uniti (dove abitano entrambi, ndr)?

Ho incontrato Bob poco tempo fa, ma non abbiamo ancora suonato insieme. Ho visto e ascoltato parecchio del suo lavoro con i Blackmore’s Night – è davvero un bassista incredibile! Ha degli istinti musicali spettacolari, e penso che sarà facile intenderci… questi show saranno spettacolari 😁

David Keith intervista: English version

Exclusive interview with David Keith, Blackmore’s Night and Ritchie Blackmore’s Rainbow drummer

Born in 1973 in Hartford, Connecticut, David Keith has been Blackmore’s Night drummer since 2012, under the name of Troubadour of Aberdeen. He has also played with the bands Mighty Purple and Eight to the Bar. In 2010 he created Mission Zero with his sister Chenot Keith (born Megan Keith). They have released three albums.

How were you offered the position? Was it kind of natural for Ritchie to give you the call? Did you have to audition? Or both?

It did seem like a natural decision to me. There is a section of the Blackmore’s Night live show where Ritchie puts on the Strat for a few songs, and we crank up the Rock N Roll. The energy on stage is amazing, and I often found myself thinking, ‘Man, I wonder if he’s considering doing some rock shows… because this is f’ing fantastic!’

I guess you could consider the last few years with Blackmore’s Night my ‘audition’. Ritchie approached me one night recently after a show, and casually mentioned that he was thinking of doing some rock shows, and that he’d like me to play them… you know, IF I was interested. Ha! So I told him I’d think about it, and that was it. I was in shock – he’s really going to do this, I thought, and I get to be a part of it! Unbelievable.

You’ll be playing the parts that were (are) being played by Ian Paice, Cozy Powell and many other great drummers. How do you feel about that, and how are you preparing for it?

It’s really an incredible honor for me. When I was a kid, I would practice in my parents’ basement, playing along with tunes turned up loud in my headphones. As I was trying to mimic the masters, including the great Mr. Paice and Mr. Powell of course, I often fantasized about what it would be like to be onstage playing those tunes for real. So yeah, I feel pretty good about it!

The carpet under my drums has a layer of sawdust and random broken sticks on it

I started out with some intense listening and video-watching sessions, looking for as many different recordings and live footage as I could find, trying to soak up the vibe… and of course, hours and hours behind the kit, with tunes blasting in my earbuds, thrashing away… it is such physical music, so visceral… the carpet under my drums has a layer of sawdust and random broken sticks on it.

What can your style add in terms of personality and feel to the Deep Purple and Rainbow classics?

Of all the other drummers Ritchie has played with, I would say my style is probably closest to Cozy’s

Your readers will pleased to know that my primary intention is to play the music as authentically as possible. I will be pulling parts from both studio and live recordings; anything I change or play differently will be with the original drummer and feel of the song in mind. Of all the other drummers Ritchie has played with, I would say my style is probably closest to Cozy’s, but they have all brought different things to the table. I have the good fortune to draw from this vast well of drumming history, and create a new blend of parts for people to enjoy. I will add some of my own flavor to the mix, of course, but in subtle ways, always within the context and spirit of the original performances.

Are you looking forward to doing something different with Ritchie and how do you think Ronnie will do as the singer?

I can’t wait! I think he has assembled an incredibly strong group of musicians, and I’m excited to start playing with them and to see what we can do together. I’ve only seen videos of Ronnie, but it’s obvious that he not only has a vocal style and range that is more than up to the task, but also the passion and intensity to deliver the words with real feeling, which I think is just as important.

How is it working with Ritchie Blackmore?

This is his music, his vision – so leave your ego at the door, listen, and be flexible

Ritchie certainly has a reputation for being difficult to work with, but I have honestly found it to be easy. Ritchie knows what he wants, and will continue trying different things till the sound is right. I have no problem changing what I’m playing- I’m not out to prove anything to anyone. I simply want to play the song well. This is his music, his vision – so leave your ego at the door, listen, and be flexible!

Have you guys rehersed all together yet? If not, where and when are you planning on rehersing (Europe, USA..)?

We have not rehearsed yet, but will be doing so very soon, at a secret location, somewhere here on Earth haha.

Will you use a vintage Ludwig double bass drum kit in the shows by any chance?

We haven’t yet decided what drum setup will be used for the shows, though it will probably not be a vintage Ludwig kit. I can tell you that I have been playing Fibes drums most of my life, and endorsed them when they were last in production (from the mid-90s through early 2000s). I have been practicing on a clear acrylic Fibes kit that I’ve had since 1999, with twin 26″ kick drums, two rack toms, two floor toms, and many cymbals…

The bass player in the band (Bob Curiano in art Bob Nouveau) is part of the Blackmore’s Night family. You haven’t played with him in BN, but do you know him, and have you had the chance of jamming together perhaps in the States?

I met Bob very recently, but haven’t gotten to play with him yet. I’ve seen and heard a lot of his work with Blackmore’s Night – he’s really an incredible player! He has amazing musical instincts, and I think we will find it easy to lock in with each other… these shows are going to be crazy 😁

Cosa ne pensi?